Carissime/i Alunne/i, Carissimi Genitori
Carissimi Docenti e Personale non docente.
Si avvicina un altro Natale, ancora turbato dal Covid. E tutti sentiamo un senso di stanchezza.
Proviamo a regalarci un po’ di tempo per riflettere e domandiamoci se non abbiamo altra possibilità per vivere pienamente. La forza della ragione può portarci fuori da questo faticoso e lungo tempo? La condizione in cui ci troviamo non potrebbe costituire una preziosa opportunità per il risveglio di tutto l’umano che è in noi?
Prima del coronavirus scienza e medicina ci garantivano una sorte di sicurezza, una sensazione di onnipotenza. Ci illudevamo che tutto fosse sotto controllo. Invece la realtà da quasi tre anni ha fatto giustizia della presunzione di rendere la vita più comoda e al riparo da ogni imprevisto. Tutti vediamo che non è più così. La nostra è una natura finita, ma grandiosa, con un desiderio di infinito che ci trascina, che ci fa fare domande sul senso della vita fino all’ultimo respiro. A quanti “perché” in molti, troppi, non diamo risposte, sfuggendoli impauriti quasi non centrassero con la vita! Mesi fa lo scrittore Gonzalez Senz diceva: “Un uomo che non si fa domande, che non cerca di capire, che uomo è? Un post-uomo o un pezzo di computer?…”.
Carissimi! Nella realtà il Signore ci spiazza, perché ha uno sguardo diverso, vero, sul reale, capace di cogliere dati che noi non vediamo. Se accettiamo la sfida potremo riconoscere la risposta alla nostra gridata domanda di aiuto: “Farò scaturire fiumi su brulle colline”.
Il prossimo Natale ci carichi di questa certezza di speranza! È l’augurio che i nostri alunni vi invieranno online con una recita adattata e registrata del dramma “L’annuncio a Maria” del più rappresentativo scrittore cattolico del secolo scorso, Paul Claudel, che, dopo un lungo, duro periodo, fa dire al protagonista Vercors: “Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data? E perché tormentarsi tanto quando è così semplice obbedire?”.
È un augurio che porta speranza. Sosteniamoci a vicenda. Non lasciamoci rubare la speranza! Buon Natale! Felice anno 2022!
Don Guido Randon
Daniela Zonta
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