Giovedì 26 maggio si è svolta la nostra festa di fine anno, un momento a cui teniamo molto perché possiamo ritrovarci con le famiglie di tutti i nostri alunni, dai più piccoli ai più grandi. È stata infatti una “festa di famiglia”, come ha detto il rettore don Guido, “una festa nella quale la preoccupazione educativa fondamentale non è che i ragazzi facciano una cosa straordinaria, ma rendano visibile un cammino fatto quest’anno”. Perché l’educazione “non è solo che i ragazzi imparino la matematica o le altre materie, ma che si formino come persone, che tirino fuori tutte le loro capacità. Uomini e donne capaci di vivere in modo intelligente e maturo dentro la società”.
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