Carissimi Docenti, Alunni/e, Personale non docente.
Stimati Signori Genitori.
Quanta angoscia invade i cuori assistendo impotenti alla miseria umana, capace di generare senza pietà stragi e morti! Quanta preoccupazione viviamo pensando ai nostri figli, ai pericoli che ogni giorno incontrano, all’incognita sul loro futuro.
A volte il buio è così denso che la vita sembra tutta un’illusione. Eppure è necessario non abbassare lo sguardo della speranza e dell’attesa di giorni più lucenti. Per noi cristiani la Pasqua è il giorno della speranza, della certezza che il male non vincerà. Non c’è alternativa che quella tra Cristo risorto e questa illusione della vita, “il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera, / e l’infinita vanità del tutto” , come finisce la breve poesia “A se stesso” di Giacomo Leopardi.
La Pasqua ci svela, per l’ennesima volta, che il nostro io umano è più grande delle cose che accadono, è più forte anche del male che incombe sulla vita. Noi siamo infinito e più grandi della realtà. Coraggio, dunque, perché anche il male oscuro che è in noi, Cristo l’ha travolto e annientato.
Come esprime bene il senso della Pasqua il poeta Charles Péguy:
«Miracolo dei miracoli, bambina mia, mistero dei misteri.
Perché Gesù Cristo è diventato nostro fratello carnale
Perché ha pronunciato temporalmente e carnalmente le parole eterne,
In monte, sulla montagna.
È a noi, infermi, che è stato dato,
È da noi che dipende, infermi e carnali,
Di far vivere e di nutrire e di mantenere vive nel tempo
Queste parole pronunciate vive nel tempo».
Invio a tutti voi i più cari auguri di Buona Pasqua a nome del Rettore Don Guido Randon, di tutti gli insegnanti e del personale Ata.
La Coordinatrice Didattica
Daniela Maria Zonta